Time Lapse, cantieri e edilizia: le risposte alle domande più comuni

Il time-lapse nei cantieri è una tecnica per documentare l’avanzamento dei lavori edili, trasformando mesi o anni di attività in brevi video. Grazie all’installazione di telecamere specifiche, si possono catturare immagini a intervalli regolari, unendole poi in post-produzione per fornire una prospettiva sull’evoluzione del progetto. Questo approccio non è solo uno strumento di monitoraggio e controllo per tecnici e responsabili di progetto, ma anche un mezzo di marketing e promozione, in grado di coinvolgere investitori, clienti e il pubblico più ampio.

Tra i principali vantaggi del time lapse ci sono la possibilità di individuare criticità in tempo reale, ottimizzare la gestione delle risorse e avere una documentazione visiva di tutto il ciclo costruttivo. Inoltre, le immagini ottenute possono essere facilmente condivise online, migliorando la visibilità della propria azienda e mettendo in risalto la qualità del lavoro svolto.

Nelle sezioni che seguono, risponderemo alle domande più frequenti sull’argomento, illustrando come impostare correttamente un time lapse, quali fattori ne influenzano i costi e come garantire il rispetto delle normative sulla privacy. Infine, forniremo consigli pratici su come scegliere l’attrezzatura e le soluzioni di alimentazione e connessione più adatte, sia per progetti semplici che per cantieri di grandi dimensioni.

Cosa serve per fare un timelapse in un cantiere edile?

Per realizzare un time lapse di un cantiere biosgna passare attraverso queste fasi:

  1. Scelta dell’attrezzatura: utilizza telecamere resistenti agli agenti atmosferici, dotate di funzioni specifiche per il time lapse.
  2. Pianificazione del montaggio: individua il punto di ripresa migliore (stabile, con buona visibilità) e definisci l’intervallo di scatto 
  3. Gestione della post produzione: unisci gli scatti in sequenza con software di editing dedicati, curando la stabilità e la qualità delle immagini. Ricorda che non basta mettere in sequenza le immagini (!!!)
  4. Migliori pratiche: assicurati che il cantiere sia ben illuminato e che le riprese coprano tutte le fasi importanti; effettua controlli periodici sulle fotocamere per garantire la continuità del progetto.
Se vuoi avere un quadro più completo, su telecamre e durata, leggi questo articolo

Quanto costa il time-lapse nell' edilizia?

Il costo dipende da:

  • Durata del progetto: progetti più lunghi comportano spese di noleggio e manutenzione maggiori.
  • Numero di telecamere: più punti di vista richiedono più dispositivi.
  • Post produzione: l’editing incide sul prezzo finale.
    In genere, le fasce di costo variano da 1.000 a 5.000+ euro per progetti di media durata, ma possono aumentare se il cantiere è complesso o di lunga durata

Se vuoi avere unavisone di insieme su costi  e prezzi di un video in time laspe, leggi questo articolo

Il timelapse è un servizio su cui posso chiedere sconti o ribassi?

E’ una logica commerciale, che non sempre paga. Tuttavia molti fornitori (soprattutto per i  noleggi di sistemi pronti all’uso) offrono sconti in base a:

  • Durata e volume: progetti lunghi o con più telecamere possono beneficiare di tariffe agevolate.
  • Partnership continuative: rapporti commerciali a lungo termine o collaborazioni regolari spesso consentono riduzioni di prezzo.
  • Flessibilità nella pianificazione: se l’installazione non richiede urgenza, alcuni fornitori possono offrire ribassi.

Quanto incide sul costo di un filmato in time lapse la post-produzione?

La post produzione può incidere in modo significativo (dal 20% al 40% del budget) perché include:

  • Montaggio e stabilizzazione delle immagini.
  • Color correction e ottimizzazione della qualità visiva.
  • Eventuali effetti grafici o inserimento di loghi e titoli.
    Investire in post produzione assicura un prodotto finale professionale e di forte impatto.

Quanto può durare il time lapse di un cantiere?

La durata dipende dalle esigenze del progetto e dall’evoluzione dei lavori:

  • Brevi ristrutturazioni: da poche settimane a qualche mese.
  • Grandi cantieri: da diversi mesi a più anni.
    In generale, si consiglia di coprire l’intero ciclo di vita del cantiere per documentare ogni fase e ottenere un risultato narrativamente completo.

Per un time-lapse serve la corrente elettrica?

In linea di massima sì, ma esistono alternative (costose):

  • Batterie a lunga durata o sistemi alimentati a energia solare per cantieri off-grid.
  • Generatori portatili in caso di lavori in zone prive di allacciamento elettrico.
    La scelta dipende dal posizionamento delle telecamere e dalla durata del progetto.
  • pannelli solari e accumulatori

Per un timelapse di un cantiere serve una connessione internet?

In linea teorica non è è indispensabile, ma è molto utile per:

  • Monitoraggio remoto e controllo delle riprese in tempo reale.
  • Upload automatico delle immagini su server o cloud.
    In assenza di rete fissa, si possono utilizzare soluzioni 4G/5G o hotspot mobili per caricare periodicamente i dati.

Nell'edilizia, per un time-lapse si può usare una GoPro o una Brinno?

Si può, soprattutto se il risultato non deve essere professionale; con limiti:

  • Autonomia: le GoPro, le Brinno e le action cam in generale hanno batterie meno adatte a riprese di lunga durata.
  • Resistenza all’ambiente: richiede custodie e protezioni aggiuntive.
  • Controllo interval shooting: può essere meno personalizzabile.
    Per progetti professionali o di lunga durata, è consigliabile usare telecamere specifiche per time lapse.
Se volete affidarvi a camere consumer per una soluzione fai da te, qui c’è una guida sulle fotocamere time lapse oggi in commercio.

Quante telecamere servono per il time lapse di una costruzione?

Dipende da:

  • Dimensioni e complessità del cantiere.
  • Punti di ripresa strategici necessari per documentare diverse aree di lavoro.
    In media, per cantieri di dimensioni moderate, possono bastare 2-3 telecamere; in progetti più complessi, ne servono anche 5 o più.

Il time lapse di un cantiere viola la privacy?

Non necessariamente, se si rispettano le norme vigenti, con buon senso

  • Inquadrare solo l’area di lavoro ed evitare zone pubbliche o persone identificabili.
  • Segnalare la presenza di telecamere con appositi cartelli.
  • Conformità GDPR: utilizzare immagini che non ledano la privacy di terzi e conservare i dati in modo sicuro
  • Non usare il time lapse per il controllo a distanza delle maestranze
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